Un SalTO quantistico: la luce come alleata per risolvere enigmi al Salone del Libro 2025
Sabato 17 maggio, ore 16:00, un evento interattivo con i ricercatori del CNR-IFN al Comics&Science BASECAMP. Preparati a scoprire il lato investigativo della fisica!

Locandina del Salone Internazionale del Libro 2025
Luce sull’enigma: il CNR-IFN ti sfida a risolvere un mistero con la fisica
Un’indagine scientifica, una squadra di investigatori e un mistero da svelare. Nessuna lente di ingrandimento, niente pipa da detective: l’unico alleato è… la luce. Laser, raggi UV, polarizzazione e giochi di colore diventano strumenti da laboratorio ma anche da scena del crimine, in “Luce sull’enigma: un mistero da risolvere con la fisica”, l’evento interattivo firmato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR.
L’appuntamento è per sabato 17 maggio alle ore 16:00 al Comics&Science BASECAMP del Salone del Libro di Torino. A guidare il pubblico in questa avventura tra scienza e indizi luminosi saranno Fabio Chiarello e Davide Faccialà, due ricercatori abituati a lavorare con la luce… ma anche a giocare con essa.
Enigmi luminosi per menti curiose
In questa esperienza immersiva e coinvolgente, pensata per grandi e piccoli, il pubblico sarà chiamato a risolvere un mistero fisico, tra specchi, filtri e fenomeni ottici. Un percorso tra conoscenza e divertimento, che svela come i concetti della fisica – spesso considerati ostici – possano diventare strumenti di gioco e scoperta.
L’attività fa parte delle numerose iniziative con cui il CNR-IFN porta la scienza fuori dai laboratori, in occasione dell’Anno Internazionale della Fisica Quantistica 2025.
✨ Chi sono gli scienziati-detective?
Fabio Chiarello fisico, ricercatore CNR-IFN nel campo delle tecnologie quantistiche con dispositivi superconduttori. Attivo nella divulgazione scientifica con conferenze, laboratori, lezioni-concerto. progetti con le scuole. Autore di eventi e giochi, e del libro divulgativo “L’officina del meccanico quantistico”.
Davide Faccialà ha conseguito il dottorato in Fisica ed è ricercatore presso il CNR-IFN. La sua attività si concentra sullo studio dei processi ultraveloci nella materia mediante impulsi laser ultrabrevi, con particolare attenzione ai processi che avvengono su scale temporali degli attosecondi. È attivo nella divulgazione scientifica, con iniziative rivolte al pubblico e alle scuole.
Intervista a Fabio Chiarello: quantistica e quotidianità
Abbiamo chiesto a Fabio Chiarello di raccontarci qualcosa di più sul suo lavoro, sul ruolo del CNR-IFN e sul perché la fisica – soprattutto quella quantistica – sia molto più vicina alla nostra vita di quanto immaginiamo.
Redazione: Fisica quantistica e vita quotidiana: cosa c’è di “quantistico” negli oggetti che usiamo ogni giorno senza saperlo?
Fabio: Siamo circondati da tecnologie basate sulla meccanica quantistica. I dispositivi elettronici nei nostri smartphone, i LED che illuminano le case e fanno brillare gli schermi, i laser che permettono la trasmissione dei dati in fibre ottiche e ci portano Internet a casa, sono tutti esempi di applicazioni quantistiche che utilizziamo ogni giorno, spesso senza saperlo. E le applicazioni continuano ad aumentare: la fisica quantistica è sempre più presente nella nostra vita quotidiana.
Redazione: Cosa significa “fare ricerca” nel campo della fotonica e delle nanotecnologie? E qual è il ruolo del CNR-IFN in questo contesto?
Fabio: “Fare ricerca” vuol dire lavorare in squadra cercando di esplorare e capire sempre meglio i misteri della natura, mettendo insieme indizi per risolvere enigmi a volte apparentemente inspiegabili, lavorando con il ragionamento e la fantasia per trovare soluzioni e idee nuove. All’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie (CNR-IFN) un centinaio di ricercatori lavora su molti fronti, alla ricerca di nuova conoscenza e nuove soluzioni in campi che vanno dallo spazio alla salute, dai beni culturali al cibo, dai sistemi di calcolo avanzati alla comunicazione, e molto altro ancora.
Redazione: Spesso si sente dire che la fisica quantistica è “strana” o “controintuitiva”: qual è per voi l’aspetto più sorprendente o affascinante di questa teoria?
Fabio: La meccanica quantistica lascia sempre a bocca aperta, anche dopo anni che la si studia. È sorprendente pensare che un sistema possa trovarsi in più stati contemporaneamente e in nessuno in particolare, almeno finché non lo si osserva. A quel punto accade qualcosa di sorprendente: il cosiddetto “collasso” della funzione d’onda, che porta il sistema a comportarsi in modo classico, con un esito definito. O ancora, l’entanglement, quel legame misterioso e profondo che può esistere tra due particelle anche a grande distanza. È un mondo affascinante, che mette alla prova la nostra intuizione ma che ci regala anche una visione nuova della realtà.
Redazione: Il 2025 è l’Anno Internazionale della Fisica Quantistica: secondo voi, perché è importante parlarne adesso e farla conoscere anche fuori dai laboratori?
Fabio: Siamo nel pieno di quella che viene chiamata la “seconda rivoluzione quantistica”. Le tecnologie quantistiche stanno per cambiare profondamente il modo in cui comunichiamo, calcoliamo, ci curiamo, proteggiamo i dati. Per questo è fondamentale iniziare a parlarne oggi, coinvolgendo tutti, anche al di fuori della comunità scientifica. Le nuove generazioni devono arrivare preparate, consapevoli, pronte a guidare il cambiamento invece che subirlo.
Redazione: Voi siete anche autori di giochi che parlano di scienza: perché la fisica ha bisogno anche della creatività?

Il tabellone di Quantum Race
Anche se può sembrare strano, la scienza si basa prima di tutto sulla creatività. La creatività è fondamentale per immaginare ciò che non si vede, per ideare nuove spiegazioni e soluzioni, per pensare fuori dagli schemi. Fra l’altro, parlando di giochi da tavolo, questi sono essenzialmente modelli astratti fatti di regole, relazioni causa-effetto, meccaniche, quindi concettualmente non molto diversi dai modelli utilizzati dai fisici per spiegare la natura e i suoi fenomeni. Per questo giocare (e inventare giochi) può essere molto utile per aiutare a sviluppare il pensiero scientifico e critico.
Redazione: Se poteste usare un solo esperimento, un gioco o un fumetto per spiegare la fisica quantistica a un ragazzo o una ragazza di 12 anni, cosa scegliereste e perché?
Forse proporrei un gioco da tavolo, come Quantum Race o Qtris, usati proprio per spiegare i principi della meccanica quantistica. Perché un gioco è ciò che forse meglio ci permette di manipolare in modo semplice concetti astratti complessi, come quelli legati al mondo dei quanti.
🧭 Vieni a giocare con la luce!
Se ti piacciono gli enigmi, se vuoi capire cosa succede davvero quando accendi un LED o navighi in rete, o se vuoi semplicemente divertirti scoprendo qualcosa di nuovo, non mancare all’appuntamento con CNR-IFN. Scoprirai che la luce non serve solo a vedere… ma anche a pensare.
📚 Non solo esperimenti: anche fumetti e libri!
Durante l’incontro, sarà possibile visitare il bookshop della collana Comics&Science, con tutte le pubblicazioni disponibili – comprese le novità fresche di stampa presentate in anteprima al SalTO2025.
📍 Informazioni pratiche
📅 Quando: dal 15 al 19 maggio 2025
📌 Dove: Torino – Comics&Science BASECAMP Padiglione OVAL stand 101
🎟️ Accesso gratuito, con il biglietto del SalTO2025
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