Colors4Palestine al Comics&Science OFF

Ci sono momenti nella storia in cui l’incongruenza fra la tranquilla quotidianità che viviamo e l’orrore che ci circonda è troppa. È proprio da questo sfasamento, da un profondo “stridìo” interiore avvertito di fronte ai troppi silenzi e alle poche, timide, critiche sugli eventi in corso in Palestina, che nasce un’iniziativa artistica potente, che avremo l’onore di presentare in anteprima a Lucca: Colors4Palestine.Colors4Palestine locandina

Giovedì 30 ottobre 2025, alle ore 15:00 presso il Comics&Science OFF in Via delle chiavi d’Oro 6 a Lucca, i riflettori si accenderanno su questo progetto espositivo che trasforma l’arte del fumetto e dell’illustrazione in un grido collettivo.

La mostra, la cui realizzazione è stata seguita da Francesca Ricci in collaborazione con ANPI Livorno, ha un intento chiaro: continuare a porre l’attenzione sulla questione palestinese finché il massacro in corso non abbia fine.

“Come è possibile”, si chiede l’ideatore di questa iniziativa, Daniele Caluri, “assistere a un orrore così insopportabile senza provare almeno a esprimere la propria riprovazione?”. Arriva un momento in cui è indispensabile prendere posizione, anche se controvento.

“Pur nella consapevolezza frustrante del peso insignificante che il singolo individuo può avere dinanzi alle Grandi Questioni, la scelta è stata quella di intraprendere un’iniziativa di protesta pacifica ma incisiva. L’obiettivo non è solo denunciare la crisi umanitaria, ma innescare una riflessione profonda nel pubblico, anche in un contesto di svago come le fiere del fumetto”, spiegano i coordinatori.

L’idea alla base della mostra è tanto semplice quanto potente: tutti i disegni, le dediche e gli elaborati richiesti sono stati realizzati utilizzando esclusivamente i quattro colori della bandiera palestinese: il bianco, il nero, il rosso e il verde.

Il risultato non è una raccolta di vignette esplicite sul genocidio in corso, né di illustrazioni dirette degli effetti della crisi. Al contrario, gli autori hanno scelto di rappresentare immagini di ogni tipo – paesaggi, ritratti, oggetti, pupazzi – purché siano tutte viste “attraverso quella lente quadricroma”. Questo approccio garantisce che chi visita la mostra non si limiti a vivere un momento di svago artistico, ma entri in contatto con la questione palestinese, innescando una riflessione in proposito. Colors4Palestine è un modo sottile ma pervasivo per fare la nostra piccola parte nel tenere viva l’attenzione e non permettere che l’orrore diventi invisibile.

Daniele Caluri

Quella che era nata come l’iniziativa di un singolo autore è rapidamente esplosa in un movimento di solidarietà. L’invito a contribuire con elaborati è stato esteso ad altri fumettisti e, più in generale, a chiunque volesse partecipare. I risultati sono stati immediati e inaspettati, rivelando che l’angoscia provata non era un fatto personale e isolato, ma piuttosto un “filone di magma che ribolle sotto la spessa coltre della censura, dell’opportunismo, della minaccia dello stigma o della repressione”.

Le adesioni accumulate in pochissimi giorni provengono dagli ambiti più disparati, a dimostrazione di quanto la questione tocchi profondamente la coscienza civile: fumettisti e illustratori, insegnanti, architetti, ceramisti e incisori, metalmeccanici e musicisti.

Ad oggi, Colors4Palestine conta già più di 100 opere, tra cui contributi realizzati da alcuni dei nomi più noti e prestigiosi del settore del fumetto internazionale. È fondamentale sottolineare che la collezione è stata assemblata senza alcuna gerarchia dettata dalla notorietà. L’ordine in cui le immagini si susseguono nel catalogo e nella mostra è volutamente non gerarchico, creando un “coro unico” dove professionisti e non professionisti sono uniti dall’urgenza di denunciare l’insostenibilità della situazione.

L’iniziativa ribadisce l’importanza dell’espressione artistica come mezzo per superare l’opportunismo e la paura dello stigma, trasformando un atto individuale di denuncia collettiva.

Unisciti a noi giovedì 30 ottobre 2025 per onorare l’impegno di questi artisti e contribuire a non dimenticare. L’arte non salverà il mondo, ma ci impedisce di chiudere gli occhi.

Eventuali cambi di orario, programma o location saranno sempre comunicati sui nostri canali ufficiali:

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