RAEE4Comics: quando i rifiuti diventano supereroi della sostenibilità

Nel mondo del riciclo, anche i rifiuti hanno una seconda vita — e a volte, una storia da raccontare. È da questa consapevolezza che nasce RAEE4Comics, il progetto di divulgazione ambientale che unisce la scienza del riciclo all’immaginario dei fumetti rivolto a giovani autori. A guidare questa iniziativa c’è Erion WEEE, il principale Consorzio italiano per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Abbiamo incontrato Giorgio Arienti — General Manager di Erion WEEE — e con lui abbiamo approfondito perché è importante parlare di RAEE e come la collaborazione con Giffoni Innovation Hub e Comics&Science abbia dato forma a un progetto che coniuga creatività, educazione e responsabilità ambientale (QUI per saperne di più sul progetto).

Ma prima: conosciamo Giorgio Arienti

Giorgio Arienti. General Manager di Erion WEEE

Giorgio Arienti

Giorgio Arienti è il Direttore Generale di Erion WEEE, il più importante Sistema EPR (Extended Producers Responsibility) operante in Italia nel settore dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Arienti è inoltre Consigliere di Amministrazione di Erion Compliance Organization (la società che eroga ai Consorzi del Sistema Erion tutti i servizi necessari al loro funzionamento) e del Centro di Coordinamento RAEE, organismo istituito dai Sistemi Collettivi operanti sui RAEE domestici a garanzia di uniformi e omogenee condizioni operative (di cui è stato Presidente da marzo 2007 a ottobre 2010 e poi da aprile 2018 ad aprile 2020). Da aprile 2012 è membro del Board del WEEE Forum, l’associazione che raggruppa i più importanti Sistemi Collettivi europei. Arienti si è laureato nel 1985 in Ingegneria Meccanica con indirizzo impiantistico al Politecnico di Milano. Dopo alcuni anni di lavoro nel settore dell’automazione per la logistica, è entrato in DHL International come National Logistics Manager, con l’obiettivo di sviluppare l’offerta di servizi avanzati di logistica integrata. Ha successivamente
operato presso Sisal, dapprima come Direttore Logistica e Acquisti e poi come Direttore Sviluppo.
Dopo aver partecipato, in qualità di VP Operations, allo start-up di VitaGo, sito internazionale di e-commerce B2C nel settore health&beauty, Arienti ha guidato per oltre 3 anni lo sviluppo di Webank, il servizio internet di banking e trading di Banca
Popolare di Milano.

Chiacchieriamo con Giorgio Arienti

Redazione: Che cosa sono i RAEE e quale impatto hanno sull’ambiente?

Giorgio: RAEE è l’acronimo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ovvero quei dispositivi che, per funzionare, hanno bisogno di essere collegati a una fonte di energia elettrica come la corrente domestica o una batteria. In una società ipertecnologica come quella in cui viviamo, i RAEE rappresentano uno dei flussi di rifiuti in più rapida crescita. Nel 2022, secondo i dati del Global E-Waste Monitor, sono stati generati nel mondo circa 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, con una previsione di 82 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030. Solo in Italia, ogni anno, vengono gestite dal sistema ufficiale oltre 350 mila tonnellate di RAEE, ma molte sono quelle che ancora sfuggono a un corretto processo di raccolta e trattamento. I RAEE hanno un impatto significativo sull’ambiente, in quanto contengono materiali e sostanze potenzialmente dannose. È dunque fondamentale effettuare una corretta raccolta differenziata di questa tipologia di rifiuti per salvaguardare gli spazi naturali. Inoltre, molte materie presenti nei RAEE, come ferro, rame e alluminio, possono essere riciclate e reimmesse nel circuito produttivo, evitando di sottrarre alla Terra altre materie prime, che ormai sono sempre più scarse.

Redazione: Erion WEEE in numeri, di che portata è il vostro impatto concreto?

Giorgio: Erion WEEE è il principale Consorzio italiano per la gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche domestiche, con una quota di mercato superiore al 60%. Ogni anno raccogliamo oltre 230.000 tonnellate di rifiuti dai quali ricaviamo oltre 200.000 tonnellate di materie prime, garantendo così importanti benefici ambientali in termini di emissioni di CO2 evitate ed energia risparmiata. Inoltre, annualmente il Consorzio realizza importanti risorse in attività di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata dei RAEE.

Redazione: Perché Erion WEEE ritiene importante investire nella divulgazione e nella sensibilizzazione?

Giorgio: Noi cittadini siamo il primo anello dell’economia circolare: i rifiuti che Erion WEEE raccoglie sono solo quelli che noi cittadini conferiamo in modo corretto; per questo motivo è fondamentale che tutti noi sappiamo come fare la raccolta differenziata dei RAEE e a chi consegnare questi rifiuti. Ancora oggi, circa la metà degli italiani non sa cosa sia un RAEE e sono ancora elevate le percentuali di coloro che non conoscono i servizi “1 contro 1” e “1 contro 0” che, per legge, garantiscono a chiunque la possibilità di restituire i RAEE ai negozianti in modo semplice e gratuito. Per questo motivo, i Produttori di Erion WEEE hanno promosso il maxi-programma di comunicazione DireFareRAEE che, attraverso una serie di iniziative, ha raccontato in diversi modi cosa sono i RAEE e perché è importante riciclarli.

Tra le altre cose, abbiamo lanciato podcast, campagne stampa, social e out of home, iniziative con content creator e opinion leader, mostre interattive e, soprattutto, il docufilm Materia Viva che dal 2023 abbiamo portato nei cinema, nelle piazze, nei luoghi di studio e in televisione, per far riflettere quante più persone possibili sul rapporto tra uomo, tecnologia e ambiente.

 

RAEE4Comics

RAEE4Comics 2025

Redazione: RAEE4Comics è un progetto dedicato ai giovani, con l’obiettivo di portarli a raccontare i RAEE attraverso i fumetti. Perché avete scelto proprio loro come pubblico principale?

Giorgio: I giovani sono i più esposti non solo al vertiginoso cambiamento tecnologico del mondo, ma soprattutto alle conseguenze ambientali di un modello economico – quello lineare – ormai non più sostenibile. Gli esponenti della Gen Z sono preoccupati per il futuro del pianeta, ma devono sapere che è possibile cambiare approccio, adottare modelli di consumo più sostenibili, passare dall’economia lineare all’economia circolare. È importante acquisire la consapevolezza che la costruzione di un futuro sostenibile passa anche dai piccoli gesti quotidiani, come ad esempio una maggiore attenzione all’intero ciclo di vita dei prodotti che utilizziamo, compresa la fase in cui questi prodotti diventano rifiuti.

Redazione: Perché avete deciso di utilizzare il linguaggio del fumetto per parlare di economia circolare? E come mai avete scelto Giffoni Innovation Hub e Comics&Science come partner del progetto?

Giorgio: L’economia circolare è l’unica possibilità che abbiamo per contrastare il rapido esaurimento delle risorse naturali, ed è quindi uno strumento chiave per garantire la sostenibilità. In questo scenario, riciclare un telefono, una lavatrice, un forno o un asciugacapelli, diventa un’azione virtuosa e dall’alto valore sociale. Per spiegare meglio questo concetto, e arrivare in modo efficace ai più giovani, abbiamo scelto di utilizzare il fumetto, che da sempre rappresenta una delle forme d’arte più apprezzate. Realizzarlo insieme a Giffoni Innovation Hub e Comics&Science è per noi un motivo di grande orgoglio, perché rappresentano due realtà impegnate da anni nella diffusione della cultura, nelle sue molteplici forme, tra i ragazzi. Una collaborazione, quindi, che rappresenta per noi una garanzia di successo del progetto.

Redazione: Che tipo di cambiamento sperate di generare nella consapevolezza e nei comportamenti dei giovani attraverso i fumetti realizzati?

Giorgio: Sarebbe già un risultato significativo se chi leggerà questi fumetti riuscirà a cambiare prospettiva sul valore dei propri rifiuti elettronici, arrivando a pensare – per esempio – che uno smartphone è più utile in un impianto di riciclo che abbandonato nel proprio cassetto a casa. Se a questo pensiero seguisse un’azione concreta – ovvero conferire correttamente il device affinché venga riciclato – allora il nostro progetto potrebbe dirsi riuscito. Inoltre, speriamo sempre che ad un cambiamento di prospettiva e di comportamento segua anche la condivisione di quanto appreso attraverso i fumetti realizzati con quante più persone possibili.

Redazione: Dopo il concorso, avete in programma nuove iniziative per continuare a promuovere il tema dei RAEE con i fumetti o attraverso altri strumenti di comunicazione creativa?

Giorgio: Negli ultimi quattro anni, Erion WEEE ha dimostrato che si può parlare di RAEE in modo creativo, coinvolgente, perfino emozionante. Siamo costantemente alla ricerca di nuovi linguaggi e strumenti per diffondere i nostri messaggi e per promuovere la cultura della circolarità. Dopo il cinema, i reel sui social, la scultura e il fumetto, la passione per ciò che facciamo e l’impegno ambientale dimostrato in questi anni dai nostri Produttori ci spingono continuamente a cercare nuove strade per comunicare. Siamo certi che il 2025 e gli anni che verranno ci offriranno l’opportunità di stupire ancora, perché è necessario far comprendere che ogni rifiuto è in realtà una risorsa.

Redazione: Quali sono le prospettive future di Erion WEEE?

Giorgio: In Erion diciamo sempre che “Abbiamo la fortuna di fare un lavoro che, se fatto bene, fa bene al mondo”. Continuare ad operare con questa consapevolezza è già una “prospettiva”. Vogliamo essere uno degli attori protagonisti della transizione all’economia circolare, sia gestendo in modo ambientalmente corretto tutti i RAEE che i cittadini ci affidano (oltre 250.000 tonnellate nel 2024) sia sensibilizzando i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata dei propri RAEE, sia infine chiedendo alle Istituzioni di offrire ai cittadini regole e strumenti che favoriscano i comportamenti virtuosi, aumentando per
esempio i punti di raccolta sul territorio.